Nomi, cose, città… di pianura. Un inventario
Di Alberto Fassina* È uno di quei giochi che si fanno da sempre, quando da una lettera si elencano, appunto, nomi, cose, città, e così facendo, in qualche modo si definisce il proprio mondo, quello che conosciamo e quello che non conosciamo, quello che in altre parole sappiamo che esiste, perché lo abbiamo studiato o semplicemente ce lo hanno raccontato. Nomi Le città di pianura di Francesco Sossai, dopo un brevissimo incipit che richiama il sonno, ma forse anche il sogno, si apre, come Piccola Patria di Alessandro Rossetto, con un volo sopra la pianura. Siamo su un elicottero in compagnia del Cavaliere degli Antichi, il padrone della fabbrica nella quale ha lavorato Primo Sossai, a interpretare “el paron” troviamo Roberto Citran, volto presente in quasi tutti i film di Carlo Mazzacurati. Accanto a lui il manager Lazzaron, un cognome non casuale, che oltre a evocare qualità non particolarmente virtuose, potrebbe richiamare l’architetto Lazzaron presente ne I quindicimila passi di Vitaliano Trevisan, lo scrittore vicentino, prematuramente scomparso, che più di tutti ha saputo raccontare l’asprezza e il processo di distruzione e imbruttimento di questo territorio. “Ma l’architetto Lazzaron, il nostro amico d’infanzia, non era certo come noi. Lui era, ed…
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