I protagonisti Filippo Scotti, Pierpaolo Capovilla e Sergio Romano raccontano Le Città di pianura, il film di Francesco Sossai ora al cinema.
Una storia di amicizia, di ultimi bicchieri, di architettura e di strade. Una storia di provincia, e per questo universale. Mentre Le città di pianura è al cinema, lo scopriamo nelle parole dei protagonisti.
Un viaggio sorprendente. Filippo Scotti definisce così il percorso di Giulio, il timido studente di cui veste i panni nel film. Un viaggio che cambierà il suo sguardo sulla vita e sull’amore, grazie a due mentori tanto improbabili quanto ricchi di umanità e profondamente liberi.
Doriano è innanzitutto l’amico di Carlobianchi, ci ricorda Pierpaolo Capovilla. La loro amicizia, il loro vivere alla giornata in cui avvolgono Giulio, è al centro di questo atipico bildungsroman, dove l’ultima non è mai l’ultima.
Chi è Carlobianchi? Per Sergio Romano, che lo interpreta nel film di Sossai, è difficile definirlo. Ma certo è un uomo che vive di amicizia, e che vuole resistere alla perdita di senso. Un bicchiere dopo l’altro.
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