Festival
Luc Besson
Venezia80
Woody Allen
Lucky Red a Venezia80 con Luc Besson, Woody Allen e Quentin Dupieux

Luc Besson, Woody Allen e Quentin Dupieux: tre registi che non hanno bisogno di presentazioni, per i film Lucky Red che saranno protagonisti dell’80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

IN CONCORSO

DOGMAN

Un film di LUC BESSON
Cast: CALEB LANDRY JONES, JOJO T. GIBBS

L’incredibile storia di un bambino, ferito dalla vita, che troverà la salvezza grazie all’amore dei suoi cani.

FUORI CONCORSO

COUP DE CHANCE

Un film di WOODY ALLEN
Cast: LOU DE LAAGE, VALERIE LEMERCIER, MELVIL POUPAUD, NIELS SCHNEIDER

Coup De Chance mette in luce il ruolo che il caso e la fortuna giocano nella nostra vita.

Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud) sembrano la coppia ideale: sono entrambi professionalmente affermati, vivono in uno splendido appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi e sembrano innamorati esattamente come quando si sono conosciuti. Ma quando Fanny si imbatte per caso in Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo, viene travolta. I due iniziano a frequentarsi e si avvicinano sempre di più…

DAAAAAALI!

Un film di QUENTIN DUPIEUX
Cast:  ANAÏS DEMOUSTIER, EDOUARD BAER, JONATHAN COHEN, GILLES LELLOUCHE, PIO MARMAÏ, DIDIER FLAMAND, ROMAIN DURIS

Una giovane giornalista francese incontra ripetutamente Salvador Dalí per un documentario che non inizia mai a girare…

 

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Negli anni ’90 stavamo proprio da Dio: Le città di pianura e la Resistenza alcolica dei sogni di provincia
di Davide Stanzione* Carlobianchi (Sergio Romano) e Doriano (Pierpaolo Capovilla), i due cinquantenni protagonisti de Le città di pianura di Francesco Sossai, sono sempre in cerca dell’ultimo bicchiere, come sottolinea dolcemente ma anche impietosamente la sua regia, fatta di primi piani stretti intenti a cogliere dei volti solcati dalla vita di strada (in particolare quello di Capovilla, ex frontman de Il Teatro degli Orrori, particolarmente rugoso e segnato), vissuta rigorosamente una bevuta “di commiato” dopo l’altra. Il loro incontro con Giulio (Filippo Scotti), timido studente di architettura, dà vita a un road movie a tre voci ambientato nella pianura veneta, in particolare nella zona Alto-Veneta, tra Venezia, Altivole e i paesi della provincia di Treviso. Le strade perdute della provincia All’inizio de Le città di pianura c’è un momento berlusconiano, in cui un Cavaliere arrivato in aeroplano, come ne Il caimano di Nanni Moretti, elargisce Rolex come regalo aziendale. Ha il volto di Roberto Citran ed è una perfetta nemesi, istituzionale e aziendalista, dei personaggi di questa ballata crepuscolare, sdrucita e malinconica, segnata da un’idea profondamente dolente della vita in provincia, già hard boiled di suo senza che intervengano crimini, misfatti e delitti sordidi.   Un non-luogo all’insegna dello stracciamento del…
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Maternal di Maura Delpero
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