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Per Natale regala un film! I titoli giusti per i cinefili

Proseguono i consigli per i regali cinematografici da mettere sotto l’albero. L’ispirazione? Ovviamente l’archivio Lucky Red!

Capitolo 3: i film giusti da regalare ai cinefili

Dopo averti consigliato i film più adatti ai romantici, e agli amanti dell’azione, approfondiamo una serie di titoli che faranno la gioia di tutti i cinefili: tra registi rivelazione e icone del cinema, premi internazionali e plauso della critica. Non ti resta che prendere appunti!

Dogtooth

Prima di The Lobster, de Il sacrificio del Cervo Sacro, prima de La favorita, il talento visionario di Yorgos Lanthimos era già cristallino e – suo segno distintivo – disturbante.

La dimostrazione? Lo sconvolgente Dogtooth, finora inedito in Italia: candidato all’Oscar come miglior Film Straniero, premiato a Cannes nella sezione Un certain regard, ci porta all’interno di una famiglia dove i figli crescono totalmente isolati dal mondo esterno, e dove la realtà è un concetto decisamente relativo. Tra ironia nerissima ed equilibri instabili, una grandissima prova di cinema.

I Miserabili

Di nuovo Cannes, stavolta nel 2019: il Premio della Giuria viene consegnato all’esordiente Ladj Ly. È l’inizio di un percorso inarrestabile, che porterà I Miserabili ad ottenere uno straordinario successo di critica e pubblico in tutto il mondo.

Il regista ci accompagna alla periferia di Parigi, per le strade di Montfermeil, dove la battaglia quotidiana dei personaggi di Victor Hugo continua a ripetersi, come un destino ineluttabile. La durezza della squadra anticrimine innesca una battaglia senza quartiere, un vero tutto contro tutti che non risparmia nemmeno i giovanissimi. Un film che colpisce dritto in faccia, tristemente sempre più attuale. Crudo, bellissimo, vero.

Ritratto della giovane in fiamme

Una rivolta privata, una battaglia dei sentimenti è invece al centro del film di Céline Sciamma, premiata sulla Croisette per la Miglior Sceneggiatura.

Con Ritratto della giovane in fiamme torniamo nel 1770, quando la pittrice Marianne viene ingaggiata per ritrarre Héloise, una giovane donna che ha da poco lasciato il convento per sposare l’uomo a lei destinato. Ben presto la ragazza – che cerca di sfuggire al destino impostole dalla madre – e l’emancipata artista si troveranno travolte da una passione inaspettata, così come lo spettatore viene conquistato da questa storia d’amore universale.

Matthias e Maxime

Non chiamatelo più enfant prodige: con 8 film in 10 anni, Xavier Dolan è ormai una certezza del cinema contemporaneo. In Matthias & Maxime– che scrive, dirige e interpreta – torna ai temi chiave della sua cinematografia: l’accettazione di sé, l’esplodere dei sentimenti, le tensioni che inevitabilmente segnano i rapporti umani. Il tutto a partire da un bacio, che Matthias e Maxime si scambiano durante le riprese di un cortometraggio amatoriale.

Torna anche la sua attrice feticcio, la sempre straordinaria Anne Dorval, già protagonista in J’ai tué ma mère e Mommy.

Sorry we missed you

Se c’è un simbolo di coerenza e impegno nel mondo del Cinema, quello è sicuramente il regista Ken Loach, da sempre voce degli ultimi, dei più svantaggiati, della classe operaia.

Sorry we missed you – scritto come sempre da Paul Laverty – racconta la storia di Ricky e della sua famiglia, vittima prima del crack finanziario del 2008, e poi delle logiche della cosidetta “Gig Economy” (inizierà a lavorare come corriere per una ditta in franchise) e dei suoi meccanismi che stritolano e alienano. Più che mai attuale, più che mai un pungolo a riflettere.

Un giorno di pioggia a New York

50 film all’attivo, quattro Premi Oscar, Maestro d’ironia e di Cinema: in due parole, Woody Allen. Pronto a raccontarci cosa può accadere in Un giorno di pioggia a New York, nella sua Manhattan più romantica che mai.

Senza perdere il gusto della battuta memorabile, ça va sans dire.

Moonlight

A proposito di Oscar, se c’è una notte che Barry Jenkins non dimenticherà mai è quella del 26 febbraio 2017, quando al Dolby Theatre di Los Angeles si fa la storia: dopo la statuetta per la Miglior Sceneggiatura non originale e quella di Miglior Attore non protagonista a Mahershala Ali, con una proclamazione a dir poco rocambolesca il suo Moonlight è premiato come Miglior Film.

La storia di Chiron – raccontata in tre momenti della sua non facile vita – è  il primo film a tematica LGBT a ottenere questo riconoscimento, nonché il primo con un cast totalmente composto da afroamericani. Le barriere iniziano a cadere, grazie a un film straordinario.

Una donna fantastica

L’anno successivo sarà invece la protagonista dell’indimenticabile film di Sebastián Lelio a rompere uno dei tanti – troppi – tabù del mondo del cinema, e non solo: Daniela Vega è la prima persona transgender della storia ad essere una presentatrice degli Oscar.

A rendere la serata ancora più memorabile, arriva per Una donna fantastica la statuetta come Miglior Film Straniero, in rappresentanza del Cile.

Cafarnao

Zain ha 12 anni, vive a Beirut e ha portato in tribunale i suoi stessi genitori. Li accusa per averlo messo al mondo, condannandolo a una vita miserabile. È questa la terribile e potente premessa di Cafarnao, lo struggente film di Nadine Labaki vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes.

La regista ci mostra le vicessitudini tragiche di Zain nei mesi precedenti, tra miseria e degrado, ma anche squarci di solidarietà e umanità… tra caos e miracoli. E un miracolo è accaduto davvero: Zain Al Rafeea, il piccolo straordinario protagonista, rifugiato siriano, ha finalmente potuto ricominciare una nuova vita in Norvegia, dove hanno ottenuto diritto d’asilo con la sua famiglia, ed è andato per la prima volta a scuola.

Il cliente

Vivono invece a Teheran Emad e Rana, protagonisti de Il Cliente: un thriller psicologico che colpisce e affronta la complessità delle relazioni umane, un vero gioiello di suspense e di maestria cinematografica.

Il film è valso a Asghar Farhadi il suo secondo Oscar come Miglior Film Straniero, dopo quello per Una separazione. Un premio che il regista iraniano non ha ritirato di persona, in aperta protesta contro le misure restrittive per l’ingresso negli Stati Uniti imposte a sette Paesi, Iran compreso, dal Presidente Trump.

Bonus: l’incanto firmato Studio Ghibli

Grande Cinema, grande Animazione: il cuore di cinefili batte per le opere meravigliose dello Studio Ghibli, che certo sono il regalo ideale per portare un tocco di magia nelle nostre feste. Una su tutti? La Città incantata del Maestro Hayao Miyazaki, premiato con l’Orso d’Oro e con l’Oscar.

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